mercoledì 28 agosto 2013

Tutto pronto per la guerra!

     
Siamo ormai giunti alla fase del riscaldamento dei motori. Tutto è pronto per l'ennesimo intervento umanitario dei portatori di democrazia in soccorso delle popolazioni che subiscono, inermi, gli attacchi del dittatore di turno: questa volta sembra essere venuto il turno di Assad e della Siria. Obama convoca il Consiglio Nazionale di Sicurezza, apparentemente per dare il via all'attacco: il premio Nobel per la Pace sa bene che non avrà mai il placet del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, poiché Russia e Cina (proverbiali "amici" del dittatore siriano) sicuramente opporranno il diritto di veto contro l'opzione militare sotto l'egida delle Nazioni Unite.


     Alcuni leader europei, segnatamente Cameron (GB) e Hollande (FRA), si dicono pronti a punire Assad, reo di aver utilizzato armi chimiche contro la popolazione siriana, nel tentativo (disperato) di sconfiggere l'opposizione armata al suo regime! L'Italia, dal canto suo, già sovraesposta militarmente in tanti altri teatri di... pace, nicchia (come fu già per il caso della Libia), in attesa - secondo le dichiarazioni rese alla Camera dal Ministro degli Esteri Emma Bonino - dell'ok dell'Onu....
     All'Occidente serviva la smoking gun per giustificare l'attacco al regime siriano. Nonostante gli ispettori ONU abbiano appena iniziato il loro lavoro di verifica (il Segretario Generale Ban Ki moon ha sostenuto che per quel lavoro "occorre tempo"), i vertici delle nostre grandi democrazie si dicono invece certi del fatto loro: Assad ha fatto uso di armi chimiche contro i civili! 
     Ma, domanda che qualcuno giudicherà forse peregrina: non vi sembra di assistere a un film già visto
     In effetti, mi sembra di ricordare che, qualche anno fa, il Segretario di Stato americano, il gen. Colin Powell mostrasse, in una drammatica seduta del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, una fialetta di antrace, di cui - affermava - era dotato l'esercito di Saddam: quella fu la pistola fumante utilizzata per giustificare l'attacco all'Iraq, dopo l'11 settembre!


     Peccato che quelle affermazioni si rivelarono un plateale falso! E, una volta "liberato" l'Iraq, non si trovò traccia di antrace negli arsenali di Saddam; piuttosto si trovarono fiumi di petrolio per le compagnie petrolifere occidentali (ENI compresa!).
     Ma il danno era ormai stato fatto, e la popolazione irachena continua, ancora oggi, a pagarne le conseguenze, come già le era capitato ai tempi del Saddam, quando però questi era ancora il difensore dell'Occidente, cioè quando era ancora il baluardo, largamente foraggiato (anche dalla BNL, allora in mano al Tesoro) e armato dai Paesi Nato contro la minaccia terroristica sciita proveniente dall'Iran komeinista...
     Ma non è finita qui! E' venuto l'Afghanistan, poi la Libia: ora tocca alla Siria assaggiare il bastone delle democrazie occidentali!
    Non credo occorrano troppe parole per chiarire il vero significato di questi attacchi: essi sono la necessaria conseguenza della volontà USA di ridisegnare a proprio favore la mappa del potere mondiale, in un'area strategica essenziale, come quella Mediorientale, sottraendo così alla Russia (e alla Cina rampante) aree in cui si era esercitata la sua tradizionale sfera di influenza, già ai tempi dell'ormai defunta Unione Sovietica...
    Ma qui si continua a scherzare col fuoco! Basta richiamare i nomi di alcuni Paesi dell'area, per comprendere come la situazione sia ormai incandescente: Iran, Israele, Palestina, Libano, Turchia, Afghanistan, Iraq, Yemen, ecc. ecc.



      In questa situazione è evidente che basta una sola scintilla per far scoppiare un incendio incontrollabile!
     Ma - si dice - i nostri portatori di democrazia, premi Nobel della Pace, non possono certo chiudere gli occhi di fronte ai massacri di civili inermi! Infatti, come sappiamo, oggi le guerre si fanno per ragioni umanitarie...
     Ne sanno qualcosa le migliaia di civili iracheni o afghani che in questi anni di ristabilimento della democrazia nei loro Paesi, grazie all'opera dei benefattori americani, hanno potuto saggiare l'umanità delle torture, degli arresti, degli stupri, dei massacri di donne, vecchi e bambini perpetrati dai soldati Usa e dalle loro bombe intelligenti; insomma hanno fatto esperienza ripetuta e diretta di tutto l'inventario degli "effetti collaterali" graziosamente elargito dai Freedomfighter e dai loro alleati...
     
     Se fosse possibile, farei soltanto una domanda ai leader mondiali che si apprestano a sferrare l'attacco militare alla Siria: come mai quella compassione, che oggi vi spinge a intervenire militarmente in soccorso delle popolazioni civili così ingiustamente colpite, non vi ha mai impedito in passato di vendere quelle armi che adesso vengono usate dai tiranni contro il proprio popolo, né di fare affari con essi, compreso quell'Assad che oggi solletica tanto  la vostra attenzione caritatevole e la vostra indignazione umanitaria? Siamo sicuri che le vostre preoccupazione siano squisitamente umanitarie? Non è che vi siano preoccupazioni d'altro tipo? 
     Non è forse vero che la guerra, in una situazione di perdurante crisi economica come l'attuale, è l'unica via d'uscita che intravedete per la continuazione degli affari con altri mezzi?




4 commenti:

  1. Finalmente una cronistoria semplice e intelligibile! Grazie.
    Max Cantoro

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    1. Grazie Max! Ho tentato di fare il possibile, senza essere troppo verboso... ;)

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  2. Gli Usa vogliono attaccare anche la Siria.. il problema non è da che parte schierarsi.. coi pacifisti o con gli Usa, ma da quale parte sono veramente gli interessi dell'Europa ed in particolare dell'Italia.. siamo sicuri che rendere i governi di tutti gli Stati del bacino del mediterraneo e del medioriente, che insieme custodiscono l'80% delle riserve mondiali di idrocarburi, petrolio e gas, ad uno ad uno remissivi agli Usa, in futuro porterà benefici e vantaggi strategici alla grande economia della grande nazione Europa a cui tutti noi aspiriamo?.... governanti europei e governo Letta, se amate l'Europa, l'Italia e se avete le capacità politiche di saper sfruttare il mediterraneo pacificamente come un tempo fu per i romani dopo aver fondato l'impero.. siate lungimiranti da quale parte stare.. non parate ogni volta il culo

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  3. Preferisco separare gli interessi del popolo italiano, da quello dello Stato e della sua classe dirigente capitalistica.... ;)

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